Copenaghen sempre più verde, anche grazie alle grandi opere degli italiani di Grazia Mirabelli

11 Gennaio 2020
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Copenaghen sempre più verde, anche grazie alle grandi opere degli italiani
di Grazia Mirabelli

Inaugurato il 29 settembre scorso a Copenaghen un capolavoro d’ingegneristica e design tutto italiano. La metropolitana, ad anello (Cityringen), viene infatti considerata uno tra i progetti più ambiziosi realizzati finora in Europa

Sono da poco terminati con successo i lavori della nuova linea metropolitana di Copenaghen. Cityringen, 39 treni totalmente automatizzati, senza conducente ed in pieno stile e tecnologia italiana di ultimissima generazione, dallo scorso settembre porta in giro ogni giorno 240.000 passeggeri da una parte all’altra della città. Un cerchio perfetto intorno alla capitale che si chiude almeno per ora, con l’inaugurazione di 17 stazioni a 30 metri di profondità che per poco più di 15 chilometri collegano, agganciandoli tra loro, i percorsi delle altre linee metro e dei bus.
Una concezione innovativa di mobilità sostenibile, snodata in una rete destinata ad ampliarsi allorquando nella primavera del 2020 sarà completata l’estensione aggiuntiva nella zona nord della città con l’apertura della linea M4 che collegherà la stazione centrale a quella di Orienkaj.

La nuova linea (M4) sarà poi ulteriormente estesa verso sud con ulteriori 5 stazioni arrivando a quella di Ny Ellebjer. Una rete che garantirà spostamenti sempre più agevoli e veloci, guadagnando sui tempi, e ottimizzando al massimo le giornate del viaggiatore danese.
«Un progetto così grande lo porti avanti solo se puoi contare su di un team, sulle relazioni con le persone, e sul loro senso di responsabilità. Fondamentale, anche nei momenti difficili, poter puntare su una crescita umana comune che ti consenta di andare avanti nell’obiettivo di farcela a tutti i costi. La consegna è avvenuta nel rispetto dei tempi che ci eravamo dati, 8 anni di lavoro intenso, qualcosa di innovativo in confronto a progetti di questo tipo realizzati fino ad oggi in Europa.» Ce lo racconta Salvatore Tedesco Project Manager di Ansaldo STS (oggi Hitachi Rail STS) responsabile dei lavori ferroviari, segnalamento, manutenzione, materiale rotabile del progetto.

« Con il completamento di quest’opera l’ltalia contribuisce al raggiungimento di un obiettivo importante per la città di Copenaghen che si prefigge di diventare la prima capitale carbon neutral al mondo entro il 2025. Un contributo altamente tecnologico, perfettamente in linea con le caratteristiche del sistema di mobilità pubblica della Danimarca, riconosciuto come il più evoluto in Europa.»
Grazie alla nuova metro, ecologica e driverless, che assicura una notevole frequenza, con un’attesa di massimo 1 minuto e 40, i residenti potranno muoversi a piedi, in bicicletta o con il trasporto pubblico per la maggior parte dei loro spostamenti. L’anello metropolitano assicura infatti all’ l’85% di loro una stazione metro o ferroviaria, a una distanza massima di 600 metri, circa 10 minuti a piedi. Inoltre i convogli percorreranno i due tunnel paralleli in un giro completo di 24 minuti, assicurando la mobilità di oltre 70 milioni di utenti l’anno.
« Gestire un’opera di tale portata ti sottopone a continue prove di responsabilità- continua Salvatore Tedesco- mettendoti in condizione di dover affrontare ogni giorno piccole e grandi sfide da superare ad ogni costo. E anche a noi queste non sono mancate, in particolare quelle legate alle peculiarità del territorio, alle difficoltà di lavorare arrivando ad un soffio da edifici storici preziosi, tra cui una chiesa come la Marmorkirken, che hanno anche un estremo valore simbolico per la Danimarca. Può essere una sfida grande salvaguardare l’incolumità delle persone mentre scavi a una distanza minima di quattro metri dalle fondamenta del famoso Magasin du Nord dove se sbagli solo di un po’ ti viene giú tutto, mentre nella piazza più bella della capitale il flusso della vita conserva ignaro il suo ritmo di sempre.
Si, possiamo indubbiamente dire che il nostro è un bilancio davvero positivo!»

Il 29 settembre scorso, all’inaugurazione della nuova linea di Copenaghen ha voluto presenziare la regina Margherita II di Danimarca mentre il Presidente Sergio Mattarella, in visita istituzionale a Copenaghen solo qualche giorno dopo, ha visitato la sala operativa e si è detto felice di poter, ancora una volta, prendere atto dell’alta professionalità dei progetti realizzati dal nostro Paese in giro per il mondo.

Quello con Salvatore Tedesco è stato un bell’incontro da cui abbiamo imparato qualcosa di quel mondo che si nasconde dietro un ingranaggio così colossale. Un progetto reso possibile in gran parte dalle macchine, ma realizzato principalmente grazie alle grandi idee degli uomini. Una macchina che va avanti frenetica ed instancabile, dietro cui si muovono le persone in una sfida quotidiana fatta di competenze, talenti e voglia di farcela. Ma anche di storie di vita, respiro umano, coraggio e passione per tutto quello che si fa.
Grandi e piccoli traguardi di ciascuno, che tutti insieme si trasformano in prestigiosi risultati.
Come prestigioso è quello di Cityringen, realizzato dagli italiani a Copenaghen.

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