Smaltire i chili in più e proteggerci dal coronavirus?
Ci aiuta la dieta mediterranea
di Carlo Pedrolli
Non c’è dubbio che questi mesi costretti a casa tra smart working e scuola a distanza, abbiano influenzato ogni aspetto della nostra vita rendendoci chi più chi meno, molto più sedentari di prima. E con tanto tempo a disposizione che non sempre siamo riusciti a utilizzare bene, soprattutto in campo alimentare.
La clausura e la grande quantità di tempo libero, spesso la noia e l’inattività di questi mesi ci hanno portato a mangiare di più ma soprattutto a mangiare peggio; abbiamo cambiato le nostre abitudini alimentari, muovendoci meno e con la conseguenza di aumentare spesso di peso, magari proprio a livello dell’addome, dove il grasso è più antiestetico e più pericoloso perché rappresenta un rischio per il nostro cuore.
Al contrario, quelli che hanno avuto la sfortuna di ingaggiare una battaglia con il virus, hanno avuto un grave problema infettivo, spesso accompagnato da una riduzione del senso del gusto e dell’olfatto, con diminuzione dell’appetito e perdita di chili, purtroppo dove non si voleva, a livello dei muscoli, lasciando magari invariati i nostri depositi adiposi.
Ora che questa emergenza sta rientrando tutti ci troviamo ad affrontarne le conseguenze e chi è in sovrappeso, così come chi ha bisogno di rimetter su qualche chilo, sta cercando di rientrare nella normalità.
La dieta mediterranea è un’alimentazione sana ed equilibrata e può essere la risposta ad entrambi questi problemi. Il ruolo della nutrizione è infatti fondamentale sia nel coadiuvare il trattamento di svariate patologie che nella prevenzione, e può aiutarci nel periodo che ci aspetta in cui dovremo proteggerci dal contagio con il coronavirus.
Il gusto per la buona tavola
Ricca di vegetali, equilibrata nelle quantità di carboidrati, carne, pesce e proteine, la dieta mediterranea non è solo un insieme di cibi e preparazioni, quanto un vero e proprio stile di vita che condiziona il nostro modo di mangiare ma anche il come e il dove farlo. In essa è scontata una convivialità amichevole, in cui il pasto si consuma con il dovuto tempo a disposizione, intorno ad una tavola ben imbandita, che aggrega, e preferibilmente godendo della buona compagnia di amici o parenti, gustando cibi caldi e ben curati e prendendosi tutto il tempo per parlare delle cose che più ci piacciono.
In pratica agli antipodi dal troppo diffuso fast-food che si consuma in fretta, spesso da soli, in piedi, masticando poco e male, senza scambiare una parola con chi ti è vicino.
Nella dieta mediterranea non può mancare un primo piatto, per lo più a base di pasta o riso, quindi ricco di carboidrati, spesso in altre latitudini sostituiti dal pane; i carboidrati del primo piatto, tuttavia, in quanto complessi non vengono assorbiti rapidamente, evitando quello che in medicina si chiama “picco glicemico” ritenuto particolarmente pericoloso. È importante poi la moderazione: la porzione di pasta giusta è quella contenuta in una fondina il cui contenuto supera di poco il bordo superiore del piatto e condita con un sugo leggero. Una buona passata di pomodoro o un cucchiaio di buon olio extra- vergine di oliva, anch’esso ingrediente sano, nutriente, preferibilmente gustato a crudo, ne esalterà il sapore e il profumo, rendendo il piatto più leggero.
Ingredienti semplici e un bicchiere di buon vino italiano
Grande spazio alla verdura fresca dell’orto, anche questa condita con olio extra-vergine e pochissimo sale, che non ci fa bene, sostituito dall’uso di spezie che ci permettono di insaporire i piatti senza caricarli di sapori artificiali e di evitare l’uso di grassi animali che tendono ad alzare il nostro colesterolo.
Ingrediente fondamentale il pesce, di tutti i tipi purché fresco e cucinato in modo leggero, con pochi condimenti. La carne non certo abolita, va tuttavia consumata in dosi non eccessive e soprattutto sgrassandola il più possibile, evitando cotture pesanti o sughi esageratamente grassi.
Un buon pezzo di pane ed un frutto completeranno il pasto.
Discorso a parte merita un bicchiere di vino, un bicchiere di buon vino italiano, che aggiunga un tocco di qualità, ed ecco che la dieta mediterranea è servita. Per noi italiani un’occasione per riportare alla mente un odore, un sapore, un piatto della nostra infanzia, quando l’Italia era un po’ più Italia. Nell’immaginario collettivo dei tanti stranieri che amano il nostro paese un’occasione per riportare alla mente il bel mare Mediterraneo e perché no, anche le nostre belle cime dolomitiche. E anche se i nostri indicatori economici non sono al massimo, possiamo di sicuro dire che in cucina non ci batte proprio nessuno!!!