Il Console Salmaso: la nostra collettività, attiva e dinamica, è in costante crescita a cura di Grazia Mirabelli

26 Giugno 2021
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Il Console Salmaso: la nostra collettività, attiva e dinamica, è in costante crescita
a cura di Grazia Mirabelli

Questo ultimo anno ha messo a dura prova anche cancellerie consolari e diplomatiche di tutto il mondo. Molte di esse, chiuse per settimane o sottoposte a severe restrizioni che ne hanno consentito un funzionamento ridotto, altre riuscite con grande impegno a reinventarsi pur di continuare a garantire i servizi ai propri connazionali, seppure con orari limitati e incontri scaglionati. Un anno difficile, che ha richiesto spirito di sacrificio e buona volontà da parte di tutti, e che ci auguriamo possa presto diventare solo un brutto ricordo.
Il Ponte ha incontrato Stefano Salmaso, Console d’Italia in Danimarca, per fare un bilancio di questa esperienza e commentare insieme i recenti dati AIRE. Dati che ci dicono quanto la collettività italiana in Danimarca sia in consistente aumento, fino a vedere raddoppiati i propri numeri in poco più di dieci anni.

La comunità italiana in Danimarca continua ad aumentare, che lettura dare di questo fenomeno in crescita?
“Sì, la nostra comunità aumenta progressivamente e dai recenti dati emerge che sono 11.614, con una prevalenza maschile, i connazionali regolarmente iscritti all’AIRE, Anagrafe Italiana Residenti Estero. La fascia di età cosiddetta intermedia va dai 31 ai 50 anni e prevale, seguita da quella giovanile, al di sotto dei 18 anni e di seconda generazione, figli di coppie italiane o miste, spesso nati in Danimarca.

Cifre ufficiali e recentissime che nel primo trimestre del 2021, ci delineano una collettività composita ed in costante aumento, in cui 3 italiani su 4, tra quelli regolarmente registrati in anagrafe, risiedono nella grande regione di Copenaghen, la più grande della Danimarca e quella più avanzata da un punto di vista culturale ed economico, dove si trovano le maggiori opportunità professionali. Questo ci porta a pensare che siano tanti coloro che hanno trovato lavoro proprio in questa Regione.
La nostra è una comunità attiva e dinamica che lascia l’Italia alla ricerca di nuove opportunità, pur restando tendenzialmente legata al proprio paese. La vecchia immagine dell’emigrante che, sulla base delle difficoltà comunicative e logistiche, perdeva nel tempo le proprie radici, non è riscontrabile qui dove la comunità, inserita nell’ambito dell’Unione Europea e sempre più attrezzata ad utilizzare le nuove tecnologie digitali, mantiene un vivo legame con il Paese di origine e allo stesso tempo conserva le abitudini sullo stile di vita ed alimentari, rese più accessibili grazie alla tecnologia. Credo inoltre che la richiesta di cultura o di socialità trovi risposta esaudiente nelle attività organizzate sia da noi che dall’Istituto di Cultura Italiana a Hellerup, che invito tutti a visitare, e da tutte le altre associazioni presenti in Danimarca che si adoperano per questo, ed a cui accedono spesso anche i nostri connazionali.

Perché la Danimarca può attrarre un italiano?
Il 53 % degli italiani tra quelli che dichiarano il loro titolo di studio, circa la metà del campione totale, è in possesso di una laurea. Questo sta a dimostrare che la Danimarca riesce ad attrarre talenti dall’Italia nei vari settori in cui è specializzata, pensiamo ad esempio all’ingegneria meccanica, alle biotecnologie, o a tutto l’indotto legato alle energie rinnovabili, in cui trova collocazione la parte specializzata dei nostri connazionali. A chi si muove nel settore dei professionisti, per i ricercatori, per quella che rientra nell’ambito de “la nuova emigrazione”, il paese è in grado di offrire un’ottima integrazione e assenza di grossi problemi d’inserimento.
C’è poi il personale non qualificato che sceglie la Danimarca con la speranza di trovare un posto di lavoro. Sono persone che cercano una collocazione soprattutto nel turismo e nella ristorazione, forti della reputazione italiana così affermata in questo settore nel nostro paese.
Tanti sono gli studenti, tra questi i giovani che scelgono le università danesi per completare il loro percorso formativo. Molti poi restano, perché si inseriscono nel mondo del lavoro, o perché nel frattempo hanno trovato un partner con cui sperano

di trascorrere il resto della loro vita. Il fattore “amore“ e costruzione di una famiglia con la quale successivamente molti italiani scelgono di stabilirsi in Danimarca è uno tra quelli a maggiore incidenza.

Inevitabile parlare di pandemia…quale il bilancio?
Quello della pandemia è stato un periodo davvero incredibile. Fortunatamente il nostro consolato, a differenza di molte altre sedi nel mondo chiuse per settimane, è rimasto sempre aperto grazie al nostro sistema di turnazione e a un protocollo ben definito, con cui abbiamo garantito la costante erogazione dei servizi, mantenendo in completa sicurezza, sia il nostro personale che gli utenti stessi. Questo è stato molto apprezzato dai nostri connazionali che hanno potuto avere accesso al consolato mentre alcuni uffici pubblici danesi erano totalmente chiusi o scollegati dagli utenti, tanto che più volte gli italiani sono venuti a chiederci pratiche amministrative, come il rilascio di CPR, non di nostra competenza e a cui non abbiamo purtroppo potuto dare seguito.
Possiamo quindi dire che l’operatività del Consolato italiano in Danimarca è rimasta intatta, per alcune pratiche mostrando addirittura degli incrementi. Parliamo anche di operatività straordinaria che durante la primissima fase della pandemia ha richiesto il nostro intervento di emergenza per il rimpatrio sanitario di persone purtroppo in fin di vita. Intervento necessario, e andato a buon fine anche per il rimpatrio di una troupe di operatori video bloccata in Groenlandia e per una trentina di studenti di Intercultura che non riuscivano a rientrare dalle isole Faroe.
Anche l’impatto sui nuovi arrivi non è stato poi così rilevante proprio in relazione al fatto che i motivi che portano un italiano in Danimarca sono spesso legati ad un’occupazione ben definita e di alto livello che non ha quindi subito grosse variazioni con la pandemia.
Ma durante questo periodo difficile abbiamo lavorato anche per potenziare le nostre linee telefoniche e il sistema di prenotazione che a partire dal 14 giugno 2021 sarà attivo sul nuovo portale “Prenot@Mi”. Troverete tutte le informazioni dettagliate sul nostro sito che sarà costantemente aggiornato anche sulle restrizioni, sia per quanto riguarda gli ingressi verso l’Italia che verso la Danimarca. Chiaramente la difficoltà di comprensione deriva proprio dalle norme a livello centrale che cambiano molto spesso, e a volte vengono anche comunicate all’ultimo secondo.

Però devo dire che abbiamo seguito in maniera molto veloce e precisa tutti gli aggiornamenti e sia tramite la risposta automatica, sia tramite il nostro sito che i canali social media, @ItalyinDk su Instagram abbiamo sempre costantemente aggiornato e riscontriamo che, ad una lettura attenta, i connazionali ci seguono con successo. Per tutti quelli che invece hanno bisogno di una spiegazione in più gli uffici sono sempre rimasti aperti e devo dire che riceviamo attestazioni di fiducia e di stima per tutto il lavoro che facciamo, anche se chiaramente ci sono alcuni casi negativi di incomprensioni burocratiche. Comunque ci impegniamo per lavorare al meglio e in totale disponibilità.
Durante la pandemia ci sono state anche importanti novità come l’introduzione della carta d’identità elettronica (CIE), documento biometrico, inserita a novembre e di cui ne abbiamo già emesse più di centocinquanta. Una opportunità fruibile per i viaggi in Europa e per cui abbiamo ricevuto moltissime richieste che hanno naturalmente creato un po’ di congestione. Ma i tempi di rilascio sono ampiamente rispettati e i connazionali ricevono il documento dalla Zecca dello Stato direttamente a casa entro 14 giorni. A breve aggiungeremo anche un sistema di prenotazione del passaporto sempre tramite il portale “Prenot@Mi” e siamo molto soddisfatti anche di questo.
Abbiamo anche potenziato il servizio di segreteria telefonica con un’ora il martedì ed un’ora il mercoledì, esclusivamente per gli utenti che hanno già pratiche aperte con il consolato e hanno bisogno di richiedere aggiornamenti circa lo stato della pratica. Gli utenti che invece devono avviare una nuova pratica potranno farlo sul nostro sito web o chiamando il numero telefonico dalle 9 alle 14 tutti i giorni lavorativi. Vi invito a trovare i riferimenti nella sezione “Contatti” del sito web dell’Ambasciata https://ambcopenaghen.esteri.it/ambasciata_copenaghen/it.

Un bilancio positivo
Le relazioni tra i due Paesi si sono rafforzate negli ultimi anni, non solo dal punto di vista commerciale ma anche politico e culturale/scientifico, come confermato, ad esempio, dalla presenza del Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Copenaghen nell’ottobre 2019 e dalla visita del principe Frederik e consorte a Roma dove le autorità danesi hanno investito molto nell’”Accademia di Danimarca” e negli scavi del foro di Cesare nella capitale.
Notiamo inoltre con estremo piacere che l’Italia continua ad essere molto attrattiva nei confronti dei cittadini danesi. In primis, come presenze nell’ambito dei flussi turistici.
Ci auguriamo quindi di vedere confermata l’Italia come seconda meta preferita per le vacanze. I danesi inoltre, soprattutto negli ultimi anni, hanno sviluppato un grande amore, acquistando proprietà immobiliari e, a volte, mettendo radici nel nostro Paese, fenomeno che non si è interrotto nemmeno con la pandemia. Inoltre, la voglia di italianità in Danimarca si respira anche nelle strade dove si nota una sempre maggiore offerta culinaria italiana (ristoranti, bar e wine bar), e nel settore della moda e del design che rimangono punte di eccellenza, come dimostrato dai trend commerciali bilaterali. I corsi di lingua italiana, offerti dall’IIC e da molti altri enti privati, sono tra i più richiesti quando i danesi desiderano imparare la nostra lingua. Infine, abbiamo notato che con il Decreto Crescita 2019 sono aumentate sensibilmente le richieste di rientro dalla Danimarca all’Italia di ricercatori/lavoratori/professori che hanno usufruito del meccanismo di agevolazioni fiscali (cosiddetto rientro dei cervelli). Su questo inoltre è intervenuta recentemente anche la Legge di Bilancio 2021, che ha ampliato ancora di più sia le agevolazioni fiscali nei confronti di chi rientra, sia la loro durata. Concludo dunque con un invito a contattarci per chi volesse maggiori informazioni sul rientro lavorativo in Italia e con un ringraziamento speciale a Grazia Mirabelli per il suo lavoro all’interno della rivista “Il Ponte” che propone sempre articoli di grande interesse per la comunità italiana e per gli amici danesi.

Dal calore del sud alla calda accoglienza del nord
Per quanto riguarda chi scrive abbiamo spesso pensato che dopotutto Italia e Danimarca siano paesi non solo geograficamente vicini. Chi arriva sa però che deve prepararsi a delle differenze di mentalità che spesso possono rappresentare un gap da superare o perché no, con il quale provare a confrontarsi dialogando. Oppure individuando un punto d’incontro e di integrazione proprio in quegli spazi di diversità.
Lasciamo il Console Salmaso con un caloroso ringraziamento. Ancora una volta la collettività italiana in Danimarca lascia una fotografia dal profilo ben definito e di alti contenuti, a livello intellettuale, ma non solo.
E sia i successi che raggiunge in molti settori, sia le parole del Console, ancora una volta ce lo hanno confermato.

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