La musica ci unisce – con strass e paillettes

20 Giugno 2016
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di Elvira Mormino

Nel 1956 nacque l’Eurovision Song Contest, il festival europeo della canzone.

Organizzato dall’Unione Europea di Radiodiffusione, l’Eurovision è uno dei programmi televisivi più longevi del mondo, seguito da più di 200 milioni di persone.

Credits, Andres Putting (EBU)_AP60794In questi ultimi anni è diventato per me un appuntamento fisso. Non è una questione di gusti o generi musicali, poiché l’Eurovision ha un suo stile unico e particolare, un genere tutto suo. Il bello è che esiste e che per tre serate unisca paesi, che per tutto il resto dell’anno discutono, si fraintendono, fino a litigare.

L’Europa e il mondo sono al momento più concentrati sulle differenze, gli svantaggi e le distanze, invece di ricordarsi delle somiglianze e dei grandi vantaggi che abbiamo a stare insieme. L’Europa unita si basa su un’idea di pace e di solidarietà, con l’obiettivo di evitare, insieme, di ripetere gli errori del passato.

Per questo, anche se un festival del kitsch, con canzoni non sempre eccezionali, l’Eurovision è meravigliosa! Uno spettacolo che festeggia l’Europa, mostrando il fascino e il gusto delle differenze con paillettes, strass, luci dell’altro mondo e soprattutto autoironia!

Non sto dicendo che l’Eurovision sia perfetta, anzi. È uno degli spettacoli più politici che ci sia oggi giorno in televisione. Il voto si basa spesso e volentieri sul paese preferito, invece della canzone preferita! Il voto è sociale, storico e politico.

I danesi votano per gli altri paesi scandinavi, i paesi dei Balcani si votano tra loro, e così via. Quest’anno, per esempio, ha vinto l’Ucraina con la canzone 1944 sulla deportazione dei tatari di Crimea nel corso della seconda guerra mondiale. Anche se non bocciata per contenuto politico, la canzone è politica, ed è probabilmente anche per questo che ha vinto.

Ma come convinta cittadina europea apprezzo l’esistenza di un programma dedicato all’idea di un mondo unito. Sarà anche molto sdolcinato, ma il motto dell’Eurovision Come Together ha il suo perché. E in un mondo in crisi come il nostro, preferisco scegliere di essere sdolcinata, che amara e sconfitta!

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