I gelsi neri di Bornholm

16 Settembre 2016
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albero-della-vitaSe fosse un romanzo, questo sarebbe il titolo perfetto per questa storia, la storia degli immigrati italiani in Danimarca. Un’accoppiata sorprendente ma solida e di successo. Gli italiani crescono in Danimarca, come i gelsi neri sull’isola di Bornholm. Potrei scrivere di statistiche e spiegarvi in cifre e fatti il perché del fenomeno. Ma di matematica sono poco esperta. Di persone, un po’ di più. Quindi ho chiesto ai protagonisti di questa storia di raccontarsi. “In conflitto. Alcuni giorni sono felice di essere qui, altri vorrei tanto essere rimasta in Italia. È un conflitto interno che nessuno può capire a meno che non lo viva in prima persona” riassume perfettamente l’essenza delle storie qui raccolte. Una relazione intensa e profonda si crea tra gli italiani ed il loro nuovo paese, amore per la libertà e sicurezza che la Danimarca offre, ma una profonda nostalgia e mancanza dell’Italia e della sua vita spontanea e diversamente sociale. Tutte le storie di oggi parlano di una Danimarca che dà loro un senso di opportunità e libertà. Un paese che dà contemporaneamente sicurezza e spinta in ambito sociale ed economico. La tranquillità, la stabilità economica, lo spostamento in bici. Una vita descritta e vissuta con semplicità.
albero-di-nataleNon è sempre facile Una splendida descrizione della Danimarca, che farebbe onore a qualsiasi danese. Ma per quanto tutto ciò sia vero, l’essere lontano da casa non è sempre facile. L’Italia manca a tutti. Prima di tutto, mancano la famiglia e gli amici. Situazione purtroppo impossibile da risolvere. Il mondo di oggi è pari ad un costante bisogno di movimento. Per questo, la prossimità ai propri cari è sempre più rara. Fortunatamente esistono il telefono e altre mille tecnologie che rendono le distanze meno insormontabili. La seconda mancanza, sulla quale sono tutti d’accordo, è la poca spontaneità della società danese. Tante splendide cose sono state dette e possono essere dette sulla Danimarca, ma di spontaneità ce n’è poca. “Dell’Italia mi mancano quelle piccole cose quotidiane: scendere di casa e fare colazione al bar con macchiato e cornetto caldo; tutto il cibo e la sua varietà (in particolare del pesce); mi mancano i vecchi amici e passare le serate con loro tra un’osteria e l’altra. Mi manca in generale la cultura dello spendere il tempo sulla strada, cosa che in Danimarca non esiste, dato che fa quasi sempre troppo freddo per sorseggiare un calice di vino all’aria aperta. Mi manca l’apertura e la solarità delle persone e la facilità di fare amicizia o, semplicemente, di scambiare qualche parola”. In conclusione, ognuno dei nostri cari amici e protagonisti è felice e si dedica a trovare il meglio di entrambi paesi e a costruirsi una vita internazionale, all’insegna della comprensione tra culture; “in attesa che il sogno degli Stati Uniti d’Europa diventi realtà”.

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